Lo strumento stragiudiziale della crisi d’impresa: cosa è emerso dal convegno Ascri

Da parte di tutti è emerso un orientamento favorevole all’utilizzo di questo strumento più flessibile che permette un dialogo diretto tra i player della crisi (debitore, banche e fornitori) al fine di giungere alla comprensione circa le concrete possibilità di ripresa

Nel meraviglioso contesto del Grand Hotel Dino di Baveno, sabato 8 ottobre 2016 si è tenuto il convegno ASCRI sul tema della soluzione stragiudiziale della crisi d’impresa.

Il convegno, seguito da oltre 350 partecipanti, è stato diretto da Ferruccio de Bortoli e ha visto la partecipazione sul palco di autorevoli discussants: imprenditori, avvocati, commercialisti, dirigenti di banca del settore restructuring e magistrati che hanno incrociato le loro relative esperienze e dato il rispettivo contributo volto a comprendere la validità dello strumento stragiudiziale nella crisi d’impresa.

Da parte di tutti è emerso un orientamento favorevole all’utilizzo di questo strumento più flessibile che permette un dialogo diretto tra i player della crisi (debitore, banche e fornitori) al fine di giungere alla comprensione circa le concrete possibilità di ripresa, le indispensabili necessità di finanziamento e i probabili termini del soddisfacimento conseguibili.

Punti ineliminabili di un percorso stragiudiziale sono stati considerati la prevenzione che deve essere promossa prevalentemente dai professionisti che seguono quotidianamente l’azienda, la concreta esistenza di un mercato nel quale l’azienda opera e di una indispensabile condotta di trasparenza e collaborazione che deve animare gli interlocutori ed in primis il debitore.

Il convegno si è chiuso con il proposito di approntare  corsi di aggiornamento e di formazione orientati ai professionisti e agli operatori di banca, allo scopo di diffondere le best practice nell’approccio alla soluzione della crisi d’impresa e aiutare a diffondere la cultura dell’impresa e i valori del salvataggio dei posti di lavoro con l’aiuto di tutti interlocutori della crisi.


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